Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo.

venerdì 29 marzo 2013

A.A.A. è stato avvistato un video!

Qualche giorno fa è andato in onda su MTV un nuovo episodio della serie "IL TESTIMONE" che parlava dell'Islanda! Mi è piaciuto un sacco, dà una visuale generale del paese dal punto di vista di alcuni italiani che vivono lì e Pif è troppo simpatico...vale la pena vederlo :)
Ecco il link per il video L'Islanda, la crisi e le bionde.

Per festeggiare Pasqua invece mi sono regalata una "nuova" cover per il cellulare. Ok, diciamo che le ho dato nuova vita, perchè trasparente era troppo noiosa.
A me piace come idea (anche perchè è una MIA idea, quindi è geniale a prescindere), non costa nulla e se ne possono fare tante e diverse semplicemente cambiando l'immagine :3

Exchange students. Society of awesomeness.


lunedì 25 marzo 2013

Welcome Spring!

Hàllo a tutti! -non è colpa mia se conosco solo questa parola e poche più in islandese.-
Finalmente è arrivata la primaveraaaa!!
In queste due settimane ha nevicato tantissimo in montagna, il che mi fa sperare in un prolungamento della stagione snowboardistica (parola quasi sicuramente inesistente), ma ha anche piovuto tanto in città e le previsioni sono brutte durante tutte le vacanze di Pasqua (sigh).
Queste amorevoli piogge mi impediscono di andarmene in giro per l'Italia con le mie amiche a vedere qualche città e a fare la cosa che mi riesce meglio e mi piace di più (oltre cazzeggiare e dormire ovviamente), cioè evadere da casa mia per un pò e respirare aria nuova. Ma non è l'unica cosa che me lo impedisce, purtroppo. C'è anche quel simpatico cinque e mezzo di matematica che ho preso oggi (tutta colpa del fatto che abbia scritto che 4 x 3 = 13), che dovrò recuperare dopo le vacanze di Pasqua.

Ma veniamo alle cose interessanti. Ho i nomi di  due ragazzi che verranno in Islanda con me -se tutto va liscio-. Ho provato a cercarli su Facebook ma hanno troppi omonimi, così ho rifilato la richiesta di amicizia al ragazzo sbagliato che, dopo avermi detto che non era lui ad andare in Islanda, ha voluto continuare la conversazione. Della serie: "Non sono io che parto ma possiamo conoscerci lo stesso, ti va?". Ovviamente la mia risposta è stata: "Scusa ho sonno, vado a dormire.", nonostante fossero le 21,30 di domenica sera.
Quindi per l'Islanda partiamo in quattro, che io sappia, anche se spero ci sia ancora qualcun'altro.

Intercultura è particolarmente famosa per le sue lunghe attese. Infatti anche per sapere la famiglia assegnataci, e di conseguenza la città, bisogna aspettare una settimana prima della partenza. 
Per me non è un gran problema, tanto da Reykjavik ad Akureyri il freddo è sempre freddo, ma i ragazzi che partono per gli Stati Uniti possono capitare in Alaska, come in California.
Io spero di finire a Reykjavik. Devo finire a Reykjavik. 
Gli altri posti sono troppo poco popolati e non voglio annoiarmi! Akureyri conta circa 7000 abitanti e, cosa sconvolgente, ha anche un'università e ben due scuole! Ma preferirei sempre Reykjavik, che di abitanti ne ha 120.000 (:

Ah e dato che io credo al Babbo Natale tecnologizzato che si aggira in Internet anche a fine Marzo, faccio che completare la mia Wish List chiedendo una famiglia numerosa ma non troppo (almeno due sorelle e qualche fratello), con un bel cagnolino, che abiti nel centro della città (la famiglia, non il cagnolino), che non sia troppo patita dell'alcool, che sia disponibile, simpatica, se si può anche abbastanza ricca e che mi porti a fare tanti viaggi. Ma la cosa più importante è che lascino cucinare me.


Some of the most comforting words in the universe are "me too". That moment when you find out that your struggle is also someone elses struggle, that you're not alone and that others have been down the same road.

giovedì 14 marzo 2013

Perchè l'Islanda?

"In Islanda...? E cosa ci vai a fare? Potevi scegliere U.S.A.!"
Ecco, se mi conoscete non venite a farmi questa domanda perchè vi picchio.
COSA VUOL DIRE COSA CI VADO A FARE?!?
E PERCHE' DOVREI VOLER ANDARE IN AMERICA!?
L'Islanda è bellissima! Se avessi detto: "Vado un anno in Australia" o "Vado un anno in Canada" tutti si sarebbero messi a elencare le bellezze di questi stati, di quanto fossi fortunata e di quanto loro volessero essere al mio posto. Sull'Islanda semplicemente non conoscono nulla! E anche io prima di metterla in cima del mio elenco non la conoscevo. Gli Stati Uniti sono un campo davvero tanto battuto dagli exchangers, è quasi la prima scelta di tutti. Ma l'idea di andare in un paese dove c'erano già stati tantissimi ragazzi, che a loro volta avevano tantissimi blog, che aumentano la popolarità di questo stato, non mi entusiasmava. Poi negli Stati Uniti ci sono moltissime etnie. Sarei potuta finire in una famiglia di messicani e avrei parlato lo spagnolo, o in una famiglia di indiani (e non avrei parlato xD).
Perchè ho scelto l'Islanda, tra tutti gli altri stati? Sinceramente, non lo so. Prima di tutto la "lettera" a Intercultura che ha scritto una ragazza che è stata un anno lì mi è piaciuta veramente tanto. Era come rimasta incantata da quel piccolo popolo che sta solitario in mezzo all'Oceano.
"L’Islanda è una terra così piccola, ma è al contempo un paese dai mille volti, ognuno dei quali regala un’emozione unica. La natura è una forza travolgente che domina l’uomo e in Islanda lo fa sotto tutti gli aspetti, portandolo quindi ad avere la sensazione del suo limite di essere vivente, impotente di fronte al cambiamento delle stagioni, al ritmo buio – luce, alle condizioni meteorologiche. È un popolo da ammirare, perché nonostante il numero piuttosto limitato di abitanti in un’isola con condizioni di vita non certo favorevoli, sono colti e ricchi, prolifici e longevi, onesti e disponibili, superstiziosi, ma “tecnologizzati”, credenti, ma non praticanti, grandi lavoratori e con un’alta stima di sé. Vivono in un Paese sicuro, in cui criminalità e tossicodipendenza sono praticamente assenti, in cui le donne sono forti, indipendenti ed emancipate, un paese multietnico e altamente sviluppato."
Poi ho visto le foto sull'Islanda e ho girovagato un pò su Google Maps. Sono rimasta incantata. Su YT ho anche trovato un video stupendo che promuove l'Islanda!



Ho cercato informazioni sulla lingua e, tra quelle dei paesi del nord, mi sembrava la più facile.

Andata.
Islanda prima scelta.

Che poi, è l'esperienza che conta. 
Questa è una delle prime cose che ho capito da Intercultura. Non serve solo ad imparare la lingua.
Quando mi sono iscritta miravo ad un estivo, per esercitarmi con l'inglese e non avevo preso in considerazione di fare l'anno.
Poi ho conosciuto tantissimi ragazzi che erano motivati, convinti e avevano il desiderio di vivere un anno lontano da casa. Mi si sono aperti davvero gli occhi! Ragazzi della mia età o poco più grandi, così decisi, informati e pronti a tutto. Sapevano dove volevano andare, conoscevano i paesi, avevano parlato con gli  exchangers attuali e con i returnees.
Allora ho tentato la sorte.
Che Islanda sia!
Ho passato pomeriggi a cercare blog di exchanger in Islanda, ma non ho trovato altro che i commenti di una ragazza su un forum, che non ne dava una visione soddisfacente, a parere mio. Quello che ho colto io dai suoi racconti è stato che si ubriacava, usciva, andava alle feste, balzava scuola, si ubriacava, prendeva 2 in molte materie, andava alle feste e, novità della giornata, si ubriacava ancora.
Da questo è nata l'idea di fare il blog. Dare l'opportunità ai futuri aspiranti exchangers di scegliere la propria meta in un modo consapevole, avendo le testimonianze di ragazzi che ci sono già stati e che condividono la loro esperienza su Internet. E anche se non siete exchangers, e siete troppo affezionati alla vostra pizza per lasciare l'Italia, magari vi potrà interessare come girano le cose in Islanda (:

P.s. Manca esattamente un mese all'inizio degli incontri di preparazione con il Centro Locale!




I viaggi danno una grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio Paese e non si è disposti a farsi carico di quelli stranieri.

mercoledì 13 marzo 2013

Amici normali no, eh?


Quando annunci che passerai un anno all’estero ti accorgi che esistono 5 tipi di persone.

1) GLI ASSILLANTI: Iniziano a farti milioni di domande. Dove vai? Per quanto? E la famiglia? Conosci già la città? Ma non farà freddo lì? E gli amici? Quando parti? E con la scuola come fai? Ma che lingua parlerai? Sei sicura? Ma non ti mancheremo (…e che mutande metterai? E di che colore? Quante volte farai la cacca?...). Anche se sono pesantucci da sopportare, risultano essere tra i pochi interessati alla tua esperienza e ti faranno le stesse domande almeno sette volte al giorno. In ogni caso non li prenderai a sprangate sui denti perché sembrano essere gli unici a cui importa.


2) GLI ESALTATI (più emozionati di te): Stanno arrivando a casa tua a prepararti la valigia. Hanno già il biglietto aereo per venirti a trovare e fantasticano su tutte le cose che farai.  Forse hanno realizzato meglio di te che cosa succederà.


3)I PESSIMISTI: Iniziano con una serie di affermazioni quali: -secondo me finisci in una casa di maniaci sessuali. –morirai assiderata o affumicata da un geyser. – A scuola sarai forever alone e nessuno ti parlerà perché non riuscirai a comunicare.


4) I SIMPATICONI: Anche loro iniziano a porti domande del tipo: “Islanda? Da quando è abitata? Perché è abitata, vero?”, “Sai che sarete in quindici su tutta l’isola?”, “Mi mandi una cartolina da Ghiacciolopoli?”, “Fatti una foto con i pinguini, che l’appendiamo in classe per non sentire la tua mancanza!” Questo tipo di soggetto ti ripeterà a sproposito di “Tornartene nella tua terra” e ogni occasione sarà buona per fare la faccia sorpresa e dire: “Tu? Qui? Ma non eri in Islanda?”


5) I DISINFORMATI:(Le nonne.): si, le nonne hanno una categoria tutta loro perché sono fighe. E anche perché entrambe mi hanno chiesto se in Islanda ci fosse il mare.



In questo post ho riassunto le reazioni più frequenti di amici e parenti quando ho detto che avrei passato un anno in Islanda. Ovviamente non rientrano tutti in queste categorie (ebbene sì, conosco anche gente normale)…ma pochi si salvano :) 

Ciaoo (:


P.S.: E' scientificamente provato che tutti i miei amici che leggeranno questo post mi chiederanno il loro gruppo di appartenenza.
P.P.S.: Le nonne sono il meglio C:

La barca è più sicura nel porto. Ma non è per questo che le barche sono state costruite.


martedì 12 marzo 2013

Una notizia che non ti fa dormire.


25 febbraio, ore 22,45. Suona il telefono di mio padre e stranamente non ci faccio caso. Stranamente perché, sapendo che  in quei giorni i volontari di Intercultura avevano iniziato a comunicare i responsi, avevo passato la maggior parte della giornata con il telefono in mano, a fantasticare appena squillava, per scoprire poi che era la nonna, l’amica della mamma, la signorina della Fastweb e ancora la nonna.
Ma quella telefonata ad un’ora così indecente era diversa.  Era LA TELEFONATA.
Sono Alessia e passerò un anno in Islanda.
Islanda. La mia prima scelta.
Assurdo, ancora non ci credo!

Non pensavo nemmeno lontanamente di vincere una borsa di studio. Ci credevo sicuramente meno di tanti ragazzi che sono stati scartati, ma l’occasione è arrivata e ne sono entusiasta!
Dopo aver aspettato 5 mesi, il primo marzo il postino mi ha portato anche la lettera. E ricominciamo con le scadenze: entro il 18 marzo devo inviare un paio di autorizzazioni e la pagella del Trimestre. Con quel 5 di mate, che figo.
Ad aprile inizieranno anche gli incontri con il Centro Locale e non vedo l'ora di conoscere gli altri ragazzi che partiranno. Ah, nemmeno a dirlo, nel mio CL non c'è nessuno che andrà in Islanda! Dovrò iniziare a studiarmi la lingua su Livemocha, sono messa proprio bene!
Avrei tantissimo da scrivere, essendo il primo post di un blog che mi accompagnerà nei prossimi 15 mesi, ma non voglio annoiare già all’inizio.
Spero mi seguirete nella mia avventura.

Ale.


Per i viaggi non si parte mai quando si parte.
Si parte prima.